Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33850 del 30 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:33850PEN

Massima

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Il metodo mafioso, ai fini dell'integrazione dell'aggravante prevista dall'art. 416-bis.1 c.p., non richiede la dimostrazione dell'esistenza di un'associazione di tipo mafioso, essendo sufficiente che la violenza o la minaccia assumano connotazioni tipicamente mafiose, tali da richiamare nella vittima la sensazione di assoggettamento a un gruppo criminale organizzato, indipendentemente dalla sua effettiva operatività. L'accertamento dell'idoneità e della direzione non equivoca degli atti del tentativo deve essere svolto sulla base di un giudizio ex ante che tenga conto delle intrinseche connotazioni dell'atto stesso, della concreta situazione ambientale in cui è stato posto in essere, della sua connotazione storica, delle effettive implicazioni con riferimento alla posizione dell'agente e del destinatario della condotta e del suo significato alla luce delle consuetudini locali. In presenza dell'aggravante del metodo mafioso, non sussiste interesse dell'indagato, in fase cautelare, alla esclusione della ritenuta sussistenza dell'aggravante soggettiva della finalità mafiosa, salvo che da questa non derivino immediati riflessi sull'an o sul quomodo della legittimità della misura. Quanto alle esigenze cautelari, in presenza di una doppia presunzione relativa, come previsto dall'art. 275, comma 3, c.p.p., l'onere motivazionale incombente sul giudice ai sensi dell'art. 274 c.p.p. deve ritenersi rispettato mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili nel senso di un'attenuazione delle esigenze di prevenzione, mentre la concessione degli arresti domiciliari richiede la presenza di specifici elementi relativi al caso concreto che consentano di ritenere comunque idonea la misura meno afflittiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA G - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI - rel. Consigliere

Dott. PARDO I. - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R - Consigliere

Dott. RECCHIONE S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/05/2020 del TRIBUNALE DI NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GIORDANO Luigi, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;
udito il difensore avv. (OMISSIS), per (OMISSIS), anche in sostituzione del…

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