Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36546 del 24 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:36546PEN

Massima

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Il rilascio di una concessione edilizia in sanatoria non è di per sé sufficiente a sanare la responsabilità penale per reati edilizi, qualora non sia provata la legittimità dell'atto amministrativo, in particolare l'avvenuta sdemanializzazione dell'area su cui insiste l'opera abusiva. Anche in presenza di una variante in corso d'opera non espressamente contestata nel capo di imputazione, il giudice può ritenere integrata la condotta antigiuridica, purché tale variante risulti comunque ricompresa nell'ambito dell'illecita edificazione oggetto di accusa. Tuttavia, qualora per i reati edilizi sia maturata la prescrizione, il giudice deve dichiararne l'estinzione, senza poter entrare nel merito della legittimità dell'atto amministrativo di sanatoria, in assenza di prova evidente a favore dell'imputato che giustifichi il proscioglimento nel merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BI. MO. AD., N. IL (OMESSO);

2) BU. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 15/06/2007 CORTE APPELLO di CAGLIARI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. SQUASSONI CLAUDIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)), che ha concluso per annullamento senza rinvio per prescrizione ai reati 2) e 3).…

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