Il mancato avvio dell'attività commerciale entro il termine di centottanta giorni dalla formazione del titolo autorizzativo per silenzio-assenso comporta la revoca dell'autorizzazione, anche in assenza di un provvedimento espresso di revoca da parte dell'amministrazione, in quanto la decadenza opera di diritto per effetto della legge. Ciò vale anche nel caso in cui l'attività autorizzata non sia stata avviata per l'incertezza del privato circa la formazione del titolo, dovuta a precedenti pronunce giurisdizionali contrastanti sulla legittimità della disciplina del silenzio-assenso, poiché il privato non può esimersi dal rispettare il termine di legge per l'avvio dell'attività. L'amministrazione, in sede di valutazione della richiesta di trasferimento dell'esercizio commerciale, può legittimamente verificare la regolarità dell'attività sin dal suo avvio, anche al fine di accertare il rispetto del termine di centottanta giorni previsto dalla legge, senza che ciò integri un vizio di eccesso di potere. La revoca dell'autorizzazione per mancato avvio dell'attività entro il termine di legge può essere disposta anche in via implicita, attraverso il provvedimento di diniego al trasferimento dell'esercizio commerciale, senza che sia necessaria una specifica comunicazione di avvio del procedimento di revoca, trattandosi di un effetto giuridico che si determina automaticamente per legge.