Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19542 del 18 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:19542PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve compiere una valutazione globale e organica degli elementi probatori, senza limitarsi a una valutazione parcellizzata degli stessi, essendo sufficiente che gli indizi, coordinati e apprezzati secondo logica coerente, assumano la valenza richiesta dalla legge, anche se ciascuno di essi, considerato singolarmente, potrebbe essere suscettibile di spiegazioni alternative. Pertanto, la motivazione del provvedimento cautelare non può essere censurata per mancanza di logicità o illogicità manifesta, se il giudice ha coordinato logicamente gli atti sottoposti al suo esame, ancorché gli stessi si prestassero a una diversa lettura o interpretazione, purché anch'essa logica e verosimile. Inoltre, in tema di misure cautelari personali, la valutazione del peso probatorio degli indizi è compito riservato al giudice di merito, mentre in sede di legittimità tale valutazione può essere contestata unicamente sotto il profilo della sussistenza, adeguatezza, completezza e logicità della motivazione, senza che sia ammissibile una diversa valutazione delle circostanze già esaminate dal tribunale del riesame. Infine, in presenza della presunzione legale di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p., il giudice non è tenuto a una specifica motivazione in ordine alle esigenze cautelari, essendo sufficiente che abbia valutato gli elementi acquisiti, quali la rilevante partecipazione ad attività criminose del sodalizio, per evidenziare l'assenza di elementi utili a contrastare tale presunzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. VI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1445/2010 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 27/07/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI DIOTALLEVI;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. SALVI Giovanni che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv.to ((omissis)) del foro di Milano che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

CONSID…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.