Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34837 del 12 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:34837PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando un soggetto, estraneo all'eventuale rapporto contrattuale, agisce con violenza o minaccia nei confronti dell'asserito debitore al fine di ottenere il pagamento di una pretesa non tutelabile davanti all'autorità giudiziaria, a prescindere dall'intensità e dalla gravità della condotta. Pertanto, il reato di estorsione e non quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni sussiste quando l'agente, pur affermando di agire per riscuotere un credito di altri, non indica le ragioni che lo avrebbero giuridicamente legittimato a tale azione e pone in essere condotte di minaccia e violenza per ottenere il pagamento. Il giudice di merito, nel valutare la congruità della pena inflitta, può considerare la sussistenza di precedenti penali, la prognosi negativa sulla personalità dell'imputato e la proporzionalità della sanzione alla gravità del fatto, senza che tale valutazione sia sindacabile in sede di legittimità, ove il metodo di valutazione delle prove sia conforme ai principi giurisprudenziali e l'argomentazione sia scevra da vizi logici. Inoltre, la mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivata con il richiamo a tali elementi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 159/2013 CORTE APPELLO di ANCONA, del 17/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/07/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FABRIZIO DI MARZIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che chiede accogliersi il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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