Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1527 del 2023

ECLI:IT:TARMI:2023:1527SENT

Massima

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L'Amministrazione pubblica ha l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso, sia nei casi in cui il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza del privato, sia quando debba essere iniziato d'ufficio. Tale obbligo di provvedere sorge in presenza di specifiche previsioni di legge, di principi generali o dalla peculiarità del caso concreto, che impongono all'Amministrazione di esercitare la propria funzione pubblica. Il silenzio serbato dall'Amministrazione sull'istanza del privato è pertanto illegittimo qualora essa sia vincolata a pronunciarsi entro un termine prescritto dalla legge, da un regolamento o da un atto di autolimitazione, in corrispondenza ad una situazione soggettiva protetta e qualificata come tale dall'ordinamento. Uguale obbligo di pronunciarsi incombe sulla Pubblica Amministrazione ove lo impongano, in particolari fattispecie, ragioni di giustizia o di equità, atteso che il privato vanta una legittima aspettativa a conoscere il contenuto e le ragioni delle determinazioni dell'Amministrazione. Pertanto, il ricorso avverso il silenzio-rifiuto ex art. 117 c.p.a. è ammissibile solo in presenza di un obbligo di provvedere, la cui sussistenza deve essere allegata dal ricorrente, non essendo sufficiente il mero decorso del tempo senza ottenere alcun riscontro da parte dell'Amministrazione. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto ad accertare l'illegittimità dell'inerzia e a ordinare all'Amministrazione di provvedere entro un termine congruo, senza poter tuttavia esaminare nel merito l'istanza sulla quale essa non si è pronunciata, salvo i casi di manifesta fondatezza o infondatezza della stessa.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/06/2023

N. 01527/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00628/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso ex art. 117 c.p.a. numero di registro generale 628 del 2023 proposto dalla Sig.ra -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), con domicilio PEC come da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso il suo studio in Milano, Via Besana n.3;

contro

Ministero dell’Interno in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato e domiciliato ope legis presso gli Uffici in Milano, Via Freguglia n.1;

per

la declaratoria dell’illegittimità del silenzio formatosi sulla istanza di emersione del rapporto di lavoro irregolare, di cui all’art.103, comma 1 del …

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