Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1240 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:1240SENT

Massima

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La concessione di occupazione di suolo pubblico (OSP) per l'esercizio di somministrazione di alimenti e bevande deve essere limitata al solo fronte dell'esercizio commerciale, senza poter eccedere tale perimetro, anche in presenza di assenso degli altri titolari di affaccio sul marciapiede. Il Regolamento comunale in materia di OSP prevede che, per le occupazioni adiacenti al muro perimetrale del fabbricato, non è consentita l'estensione oltre il fronte dell'esercizio, a differenza di quanto ammesso per le occupazioni a filo del marciapiede. Pertanto, il diniego di subingresso nella concessione OSP è legittimo qualora l'occupazione ecceda il fronte dell'esercizio, in quanto in contrasto con le prescrizioni regolamentari, senza che rilevi l'eventuale consenso degli altri titolari di affaccio sul marciapiede. L'Amministrazione comunale non è tenuta ad esercitare il potere di autotutela per revocare le concessioni OSP difformi dalle nuove norme regolamentari, essendo onere del concessionario adeguare l'occupazione entro il termine triennale previsto, pena la decadenza del titolo. La sopravvenuta normativa di liberalizzazione delle attività commerciali non ha consumato la potestà regolamentare locale in materia di OSP, che può legittimamente imporre limiti dimensionali all'occupazione in funzione della tutela della circolazione pedonale.

Sentenza completa

N. 03352/2013
REG.RIC.

N. 01240/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03352/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 3352 del 2013, proposto da Delù s.r.l., in persona del legale rappresentante, e da Mancini Fausta, rappresentate e difese dall’avv. Orazio Castellana, presso il cui studio sono elettivamente domiciliate, in Roma, via Appiano n. 8;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Alessandro Rizzo, per il presente giudizio elettivamente domiciliato in Roma, alla via del Tempio di Giove n. 21, presso la sede dell’Avvocatura capitolina;

per l'annullamento

della nota di Roma Capitale – Municipio XVII – Sportello Unico del Commercio, prot. n. CR/N 7791 del 6 febbraio 2013, con …

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