Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39812 del 4 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39812PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza, nell'esaminare la richiesta di applicazione del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario o in casa di cura e custodia ai sensi dell'art. 148 c.p. nei confronti di un condannato, deve valutare se le condizioni di salute mentale dello stesso siano talmente compromesse da impedire l'esecuzione della pena detentiva in ambito penitenziario. A tal fine, il giudice deve analizzare la documentazione sanitaria e penitenziaria disponibile, al fine di accertare la sussistenza dei presupposti normativi per il mutamento obbligatorio del regime esecutivo della pena, senza dover procedere a ulteriori approfondimenti istruttori laddove il quadro clinico risulti esaustivamente delineato. La valutazione del giudice deve essere adeguatamente motivata, tenendo conto degli aspetti psichici del condannato, come i tratti di personalità, il funzionamento cognitivo e le problematiche di natura psichica, nonché delle eventuali patologie fisiche, al fine di verificare se lo stato di salute complessivo sia tale da rendere necessario il ricovero in struttura diversa dal carcere. Il giudice, pertanto, non può limitarsi a considerare esclusivamente le condizioni fisiche del condannato, ma deve effettuare una valutazione globale della sua situazione clinica, psichica e penitenziaria, al fine di accertare l'effettiva sussistenza dei presupposti per l'applicazione dell'art. 148 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/06/2017 del Magistrato di sorveglianza di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TARDIO Angela;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa MIGNOLO Olga, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso e condannarsi il ricorrente al pagamento delle spese del grado e di una somma in fa…

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