Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1393 del 15 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:1393PEN

Massima

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La presunzione relativa di pericolosità sociale e la presunzione assoluta di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere, previste dall'art. 275 comma 3 c.p.p. per i reati di associazione di tipo mafioso, operano anche nel caso in cui la misura cautelare sia applicata ai sensi dell'art. 275 comma 1-bis c.p.p. nei confronti del condannato in primo grado. Tali presunzioni non possono essere superate dal mero decorso del tempo o da elementi ipotetici, essendo necessario che l'imputato dimostri in positivo di aver rescisso i vincoli con il sodalizio criminale o di essersi irreversibilmente allontanato dallo stesso. Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, deve considerare anche gli elementi preesistenti alla condanna, senza che ciò si risolva in un ingiustificato trattamento di favore nei confronti di imputati già raggiunti da prove della commissione di gravi reati di mafia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A.R - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/07/2019 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere ((omissis))IA MONACO;
sentite le conclusioni del PG PIETRO MOLINO per il rigetto;
udito l'avv. (OMISSIS) che, in difesa di (OMISSIS), insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA, SEZIONE del RIESAME, con ordinanza del 1/7/2019, rigettava la richiesta di riesame avverso il pr…

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