Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43843 del 26 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43843PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La costruzione di un manufatto edilizio in assenza della prescritta concessione edilizia integra il reato di cui alla Legge n. 47 del 1985, art. 20, lett. b), e il reato di cui alla Legge n. 64 del 1974, artt. 17, 18 e 20. Tuttavia, tali reati contravvenzionali si prescrivono nel termine massimo previsto dalla legge, senza che possa essere applicata alcuna sospensione del corso della prescrizione, nemmeno in caso di richiesta di sospensione del procedimento penale per consentire l'accesso al condono edilizio, in quanto trattasi di opere abusive non suscettibili di sanatoria ai sensi del D.L. n. 269 del 2003, art. 32, comma 25. Pertanto, una volta dichiarata la prescrizione dei reati, decade ex lege l'ordine di demolizione del manufatto abusivo, che può essere impartito soltanto in caso di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VITALONE Claudio - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MU. Gi. nato a (OMESSO);

avverso la sentenza 10.10.2006 della Corte di Appello di Catanzaro;

Visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

Udita, in pubblica udienza, la relazione fatta dal Consigliere dr. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del dr. IZZO Gioacchino, il quale ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCES…

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