Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1513 del 2017

ECLI:IT:TARSA:2017:1513SENT

Massima

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Il silenzio serbato dal Comune sull'istanza di condono edilizio, presentata ai sensi dell'art. 32 del d.l. n. 269/2003, convertito in l. n. 326/2003, non equivale a silenzio-assenso, in quanto nella Regione Campania la legge regionale n. 10/2004 prevede che le domande di sanatoria siano definite con provvedimento espresso entro 24 mesi dalla presentazione, decorsi i quali si configura un mero silenzio-inadempimento, avverso il quale è azionabile la tutela giurisdizionale ai sensi degli artt. 31 e 117 c.p.a.; tuttavia, l'azione di accertamento dell'obbligo dell'Amministrazione di provvedere deve essere proposta entro un anno dalla scadenza del termine di conclusione del procedimento, a pena di irricevibilità del ricorso, fatta salva la possibilità di riattivare il procedimento con una nuova istanza.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/10/2017

N. 01513/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00634/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 634 del 2017, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Salerno, alla via F. Crispi, 1/7, presso Messina;

contro

Comune di Scafati, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per la declaratoria

dell’illegittimità del silenzio, serbato dal Comune di Scafati circa la domanda di condono edilizio, n. 27727 – pratica n. 387, presentata dal ricorrente in data 10 dicembre 2004, ai sensi dell’art. 32, co. 32, del decreto legge n. 269/2003, convertito in legge n. 326/2…

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