Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35562 del 27 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35562PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il vincolo associativo rilevante ai fini della configurazione del reato di partecipazione ad associazione per delinquere non richiede una stabilità assoluta e una durata predeterminata, essendo sufficiente che l'accordo criminoso non sia circoscritto alla commissione di uno o più delitti specifici, ma persegua un programma indeterminato di azioni illecite future. Pertanto, il carattere duraturo del vincolo associativo può desumersi anche dalla reiterazione, in un apprezzabile lasso di tempo, di condotte delittuose riconducibili agli scopi del sodalizio, a prescindere dalla loro esatta programmazione iniziale. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato, che giustifica l'applicazione di una misura cautelare personale, può essere valutato sulla base di un giudizio prognostico correlato alla situazione esistenziale e socio-ambientale dell'indagato, senza che sia necessaria la dimostrazione di effettive e immediate opportunità di ricaduta criminosa, essendo sufficiente la persistenza di una concreta pericolosità sociale desumibile dagli atti del procedimento. Infine, ai fini della configurabilità del pericolo di reiterazione, rilevano anche i reati "della stessa specie" rispetto a quelli contestati, intendendosi per tali non solo quelli che offendono il medesimo bene giuridico, ma anche le fattispecie criminose che presentano "uguaglianza di natura" in relazione al bene tutelato e alle modalità esecutive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA G. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefa - Consigliere

Dott. TUTINELLI V. - Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 18/02/2021 del TRIBUNALE DI POTENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. SECCIA Domenico A.R., che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 18/2/2021 il Tribunale di Potenza, decidendo sulla ric…

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