Il contratto di appalto o di prestazione d'opera, finalizzato alla fornitura di beni di consumo da fabbricare o produrre, è equiparato dalla legge ai contratti di vendita ai fini dell'applicazione delle norme a tutela del consumatore, ivi comprese quelle relative alla garanzia per vizi e difformità dell'opera. Pertanto, il committente che abbia ricevuto un'opera affetta da vizi o difformità può opporre l'eccezione di inadempimento contrattuale, senza essere soggetto ai termini di decadenza previsti per la denuncia dei vizi, qualora l'appaltatore non abbia provato di aver eseguito correttamente la propria prestazione. Ciò vale anche quando l'appaltatore abbia riconosciuto l'esistenza dei vizi o li abbia occultati, in quanto in tal caso l'impegno di provvedere alla loro eliminazione dà vita ad un nuovo rapporto che si sostituisce a quello originario ed è fonte di un'autonoma obbligazione, soggetta al termine ordinario di prescrizione. Inoltre, in caso di riconoscimento dei vizi da parte dell'appaltatore, non trova applicazione il termine di decadenza per la denuncia, in conformità con la disciplina dettata dal Codice del Consumo.