La realizzazione di opere edilizie in un immobile situato in zona A (centro storico) che comportino modifiche non sostanziali della volumetria complessiva e non incidano sulla destinazione d'uso, rientra nell'ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia soggetti a segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), ai sensi dell'art. 10, comma 1, lett. c), del D.P.R. n. 380/2001 e dell'art. 5 della legge regionale n. 16/2016. In tali casi, il Comune è tenuto ad acquisire il parere vincolante della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali prima di adottare il provvedimento sanzionatorio di demolizione, dovendo altresì comunicare l'avvio del relativo procedimento all'interessato. L'ordine di demolizione è illegittimo ove il Comune non abbia previamente ottemperato a tali adempimenti, anche qualora le opere realizzate in difformità dal titolo edilizio abbiano determinato un lieve scostamento rispetto al progetto autorizzato, senza comportare un incremento della volumetria complessiva computabile ai fini urbanistici. Inoltre, la presentazione di una domanda di accertamento di conformità non impedisce all'Amministrazione di adottare il provvedimento repressivo, il cui effetto resta tuttavia sospeso sino alla definizione del procedimento di sanatoria.