Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40916 del 24 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:40916PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione mafiosa di cui all'art. 416-bis c.p. richiede la prova di un contributo effettivo, anche minimo, del singolo soggetto al mantenimento in vita della struttura associativa o al perseguimento dei suoi scopi criminosi, non essendo sufficiente la mera contiguità o disponibilità verso esponenti del sodalizio. Tale contributo può consistere anche nella dichiarata adesione all'associazione e nella messa a disposizione del singolo in favore del sodalizio per il perseguimento dei comuni fini illeciti, purché tale disponibilità sia incondizionata e di natura ed ampiezza tale da dimostrare l'adesione permanente e volontaria al sodalizio. La semplice presenza in occasione di incontri tra esponenti mafiosi, la conoscenza di dinamiche interne all'organizzazione o l'interesse per attività potenzialmente funzionali agli scopi del sodalizio, in assenza di un effettivo e concreto apporto all'associazione, non integrano di per sé la fattispecie di partecipazione, potendo al più configurare un concorso esterno, sempre che sia dimostrata la rilevanza causale di tali condotte per la conservazione o il rafforzamento delle capacità operative dell'associazione. Pertanto, il giudice deve verificare con puntuale e logica motivazione la sussistenza di gravi indizi di un contributo effettivo, anche minimo, del singolo soggetto al mantenimento in vita della struttura associativa o al perseguimento dei suoi scopi criminosi, non essendo sufficiente la mera contiguità o disponibilità verso esponenti del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/02/2018 del Tribunale del riesame di Palermo;
udita la relazione svolta dal Consigliere Maria Sabina Vigna;
sentite le conclusioni del PG che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avvocato (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale del riesame di Palermo ha confermato l'ordinanza emessa dal lo…

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