Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11570 del 7 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11570PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si caratterizza per tre elementi fondamentali: un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei singoli reati programmati; l'indeterminatezza del programma criminoso, che lo distingue dall'accordo che sorregge il concorso di persone nel reato; l'esistenza di una struttura organizzativa, anche minima, ma idonea e adeguata a realizzare gli obiettivi illeciti. L'elemento distintivo tra il delitto associativo e il concorso di persone nel reato continuato risiede nella natura dell'accordo criminoso, che nel concorso è diretto alla commissione di uno o più reati con la realizzazione dei quali si esaurisce, mentre nel reato associativo è volto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti. Ai fini della configurabilità dell'associazione per delinquere, il giudice può desumere la stabilità del vincolo associativo e l'indeterminatezza del programma criminoso dal susseguirsi ininterrotto, per un apprezzabile lasso di tempo, delle condotte integranti i reati-fine ad opera di soggetti stabilmente collegati. È altresì configurabile il durevole asservimento alla commissione delle attività proprie di un'associazione criminale di una società di capitali, con la sua struttura ed il suo patrimonio, apparentemente dedita allo svolgimento di normali attività commerciali ed invece strutturalmente illecita. In tema di determinazione della pena, quando questa venga irrogata al di sotto della media edittale, non è necessaria una specifica e dettagliata motivazione da parte del giudice, essendo sufficiente il richiamo al criterio di adeguatezza della pena, nel quale sono impliciti gli elementi di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/06/2019 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Gianni Filippo Reynaud;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MARINELLI Felicetta, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito per la parte civile l'Avvocato dello Stato (OMISSIS), il quale si e'…

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