Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19342 del 4 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:19342PEN

Massima

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La presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della misura della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p. per i delitti di cui all'art. 51 commi 3-bis e 3-quater c.p.p., opera in presenza di gravi indizi di colpevolezza, imponendo al giudice di ritenere sussistenti tali esigenze e l'adeguatezza della misura massima, salvo che non siano presenti elementi certi o comunque idonei a superare ogni ragionevole dubbio sulla loro effettiva sussistenza. Tale presunzione, di carattere relativo, non può essere superata dalla mera prospettazione di una diversa valutazione delle risultanze processuali, dovendo il giudice valutare globalmente gli elementi a carico per verificare se, coordinati e apprezzati secondo logica e massime di esperienza, siano idonei a dimostrare la sussistenza dei gravi indizi e delle esigenze cautelari. Inoltre, il decorso del tempo, pur potendo essere valutato, non è di per sé sufficiente a superare la presunzione, dovendo emergere elementi certi che escludano il pericolo di reiterazione del reato, il quale non si riferisce solo alla possibilità di commissione di nuovi reati della stessa specie, ma anche di delitti di criminalità organizzata o comunque espressione della medesima professionalità e grado di inserimento in circuiti criminali che caratterizzavano l'associazione di appartenenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza 27 luglio 2017, depositata il primo agosto 2017, del Tribunale di Catania in funzione di giudice del riesame cautelare personale;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale dott.ssa ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibi…

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