Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 232 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:232SENB

Massima

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L'occupazione abusiva di suolo pubblico, accertata ai sensi dell'art. 20 del Codice della Strada, legittima l'Amministrazione comunale, in applicazione dell'art. 3, comma 16, della legge n. 94 del 2009 e dell'Ordinanza sindacale n. 258 del 2012, a disporre l'immediato ripristino dello stato dei luoghi a spese dell'occupante e, se l'occupazione è a fine di commercio, la chiusura dell'esercizio fino al pieno adempimento dell'ordine e del pagamento delle spese o della prestazione di idonea garanzia e, comunque, per un periodo non inferiore a cinque giorni, indipendentemente dalla presentazione di una successiva domanda di concessione di occupazione di suolo pubblico da parte del titolare dell'esercizio commerciale. Tale potere discrezionale attribuito al Sindaco è stato esercitato in via generale e preventiva con l'Ordinanza sindacale n. 258 del 2012, la quale ha dettato stringenti indicazioni per i Dirigenti competenti, rendendo il potere del soggetto che adotta il provvedimento sanzionatorio totalmente vincolato dalle determinazioni ivi stabilite, sicché la mancata comunicazione di avvio del procedimento risulta irrilevante ai sensi dell'art. 21 octies della legge n. 241 del 1990. Inoltre, il semplice decorso del tempo stabilito dal regolamento comunale non è idoneo al perfezionamento del c.d. silenzio – assenso, ex art. 20 della legge n. 241 del 1990, che non trova applicazione nel caso di specie trattandosi "…atti e procedimenti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico [e] l'ambiente (…)". Pertanto, la sanzione della chiusura dell'esercizio commerciale per un periodo non inferiore a cinque giorni è legittimamente applicabile a fronte delle violazioni consumate dall'occupazione di suolo pubblico totalmente "abusiva", in assenza di titolo concessorio, senza che assuma alcun rilievo l'affidamento del privato che abbia avanzato istanza di concessione successivamente all'accertamento della violazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/01/2018

N. 00232/2018 REG.PROV.COLL.

N. 11464/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 11464 del 2017, proposto dalla società Baullari Srl.s, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato Stefano Pichierri, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via G.L.Lagrange, n.1 ;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato Rosalda Rocchi, con domicilio eletto presso gli Uffici dell’Avvocatura Capitolina in Roma, via del Tempio di Giove 21;

per l'annullamento, previa sospensiva,

della determina n. CA/4596/2017 (prot. CA/198791/2017) del 15/11/2017 notifi…

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