Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11202 del 17 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:11202PEN

Massima

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Il provvedimento di archiviazione pronunciato dal giudice per le indagini preliminari è impugnabile dalla persona offesa solo nei rigorosi limiti stabiliti dall'art. 409, comma 5, c.p.p., che rinvia all'art. 127, comma 5, c.p.p., ovvero per la mancata osservanza delle norme concernenti la citazione e l'intervento delle parti in camera di consiglio. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di archiviazione non è ammissibile per censurare il merito della decisione, come nel caso di una erronea valutazione della tempestività della querela, essendo tale questione di merito non valutabile in sede di legittimità e dovendo essere eventualmente rimessa alla richiesta di riapertura delle indagini. La Corte di cassazione, in linea con il proprio consolidato orientamento, ha pertanto dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla persona offesa, condannandola al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, in considerazione dei profili di colpa emergenti dal ricorso stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
dall'avv. (OMISSIS) nell'interesse della persona offesa (OMISSIS), avverso l'ordinanza di archiviazione del G.I.P. del Tribunale di Rovigo del 28/5/2015 nel proc. n. 4613/14 nei confronti di:
((omissis));
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del P.G. che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe il Giudice per le …

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