Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11298 del 13 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:11298PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando l'agente compie atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte della vittima, valutati ex ante sulla base di elementi quali la natura dell'arma utilizzata, il numero e la localizzazione dei colpi inferti in zone vitali del corpo, nonché il dolo diretto che ha sostenuto la condotta. La valutazione della idoneità della condotta e della univocità degli atti a realizzare l'evento morte rientra nel merito della decisione, sottratto al sindacato di legittimità, che è limitato al controllo della logicità e correttezza giuridica della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. GIRONI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IN. ST. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/02/2007 CORTE APPELLO di FIRENZE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVESTRI GIOVANNI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenz…

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