Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8938 del 1 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:8938PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p. è perseguibile a querela di parte, salvo che il fatto sia commesso in occasione di un delitto previsto dall'art. 331 c.p. o la persona offesa sia incapace per età o infermità. La remissione di querela, intervenuta in pendenza del ricorso per cassazione e ritualmente accettata, determina l'estinzione del reato, che prevale su eventuali cause di inammissibilità e deve essere rilevata e dichiarata dal giudice di legittimità, purché il ricorso sia stato tempestivamente proposto. In tali casi, il giudice di legittimità deve emettere declaratoria di estinzione del reato per remissione di querela, con condanna del querelato al pagamento delle spese processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DE SANTIS A.M. - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Palermo il 14/1/2021;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Cons. Anna Maria De Santis;
udita la requisitoria del Sost. Proc. Gen., Dott.Assunta Cocomello, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. Claudio Barbieri, che ha illustrato i motivi, chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'impugnata sentenza la Corte d…

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