Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26600 del 9 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:26600PEN

Massima

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La remissione della querela da parte della persona offesa determina l'estinzione del reato di ingiuria e minaccia, in quanto tali reati sono procedibili a querela di parte. Tuttavia, il reato di danneggiamento, essendo procedibile d'ufficio, non è estinto dalla remissione della querela e pertanto deve essere nuovamente valutato dalla Corte di Appello per la determinazione della pena. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la remissione della querela estingue i reati di ingiuria e minaccia, ma non incide sui reati procedibili d'ufficio, per i quali il giudice deve comunque pronunciarsi sulla sanzione penale. La massima giuridica deve essere formulata in modo chiaro, astratto e conciso, evitando riferimenti al caso specifico e utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. RAGO Geppi - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. Roberto M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nata il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 10/11/2011 della Corte di Appello di Palermo;

Visti gli atti, fa sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per i reati di cui ai capi a-b. Rigetto nel resto.

FATTO E DIRITTO

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