La giurisdizione sulle controversie relative alla revoca dell'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica spetta al giudice amministrativo, in quanto trattasi di provvedimenti autoritativi incidenti su interessi legittimi, rientranti nella giurisdizione esclusiva di cui all'art. 133, comma 1, lett. b), del Codice del processo amministrativo. Ciò in ragione della natura di beni pubblici indisponibili degli alloggi in questione e della natura concessoria del provvedimento di assegnazione, a prescindere dalla distinzione tra diritti soggettivi e interessi legittimi. La giurisdizione del giudice ordinario è configurabile solo per le specifiche ipotesi previste dalla legge, come la decadenza per mancata stabile occupazione dell'alloggio entro 30 giorni, non ricorrente nella fattispecie. Pertanto, il giudice amministrativo è fornito di giurisdizione per conoscere dell'impugnazione di provvedimenti di revoca dell'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, anche quando il privato opponga un diritto soggettivo al mantenimento del bene in virtù del possesso o di requisiti soggettivi presuntivamente legittimanti la permanenza nell'alloggio.