Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43931 del 29 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43931PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la minaccia di un male, reale o anche solo prospettato come tale, esercita una concreta efficacia coercitiva sulla volontà della vittima, inducendola a consegnare denaro o altri beni per evitare il danno minacciato, a prescindere dalla effettiva realizzabilità del male prospettato. Pertanto, integra il reato di estorsione e non di truffa la condotta di chi, sfruttando la notoria caratura criminale e la capacità di nuocere, prospetti alla vittima pericoli e minacce, anche larvate, al fine di ottenere ingiusti profitti, essendo sufficiente che la rappresentazione del male sia percepita come seria ed effettiva dalla persona offesa, ancorché in contrasto con la realtà. La valutazione della credibilità e attendibilità della persona offesa rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria. Parimenti, la determinazione della pena, anche in relazione all'applicazione o meno di circostanze aggravanti o attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui decisione è censurabile in Cassazione solo in caso di mero arbitrio o di motivazione insufficiente. Il giudice dibattimentale, nel valutare la richiesta di giudizio abbreviato condizionato, deve verificare la ricorrenza dei requisiti di novità e decisività della prova richiesta dall'imputato, tenendo conto anche delle indicazioni sopravvenute dall'istruttoria espletata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. ALMA Marco M. - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/02/2019 della Corte di Appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Marco Maria Alma;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Tassone Kate, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore delle parti civili A.C.I.O. (Associazione di Commercianti e Imprenditori Orlandini) e (OMISSIS)…

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