Il divieto di apertura di nuove attività di vendita al dettaglio di generi alimentari e di nuove attività artigianali alimentari in determinate aree del sito UNESCO di Roma, previsto dall'art. 14 della D.A.C. 47/2018 e confermato dalla D.A.C. 49/2019, è soggetto a revisione biennale da parte dell'Assemblea Capitolina, la quale, entro il termine triennale stabilito, deve adottare un apposito provvedimento per l'eventuale eliminazione del divieto, sulla base degli esiti della verifica degli indici di saturazione. Decorso il termine triennale senza l'adozione di tale provvedimento, il divieto decade automaticamente, non essendo necessaria alcuna ulteriore deliberazione dell'Assemblea. Tuttavia, l'Amministrazione può comunque disporre la proroga del divieto, anche con efficacia retroattiva, attraverso l'adozione di un nuovo provvedimento regolamentare, il quale incide sui presupposti e i requisiti di legge per il rilascio delle SCIA, rendendo improcedibile il ricorso avverso la dichiarazione di inefficacia della SCIA presentata in epoca antecedente alla proroga, per sopravvenuta carenza di interesse.