Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3273 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:3273SENT

Massima

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Il provvedimento prefettizio di informativa antimafia che rappresenta la sussistenza di cause interdittive ai sensi dell'art. 4 del d.lgs. n. 490/1994, pur in assenza delle cause di cui all'art. 10 della legge n. 575/1965, è legittimo quando si basa su un quadro indiziario complessivo che, pur non integrando gli estremi di una formale affiliazione mafiosa, è idoneo a far ritenere sussistente il pericolo di infiltrazione o condizionamento della società da parte della criminalità organizzata. Tale valutazione prognostica può fondarsi su elementi quali: i) il coinvolgimento di soggetti legati da vincoli di parentela o comunque in posizione di ausilio e supporto all'attività dell'impresa, in vicende giudiziarie relative a reati di stampo mafioso o comunque espressivi di una condotta di soggezione agli interessi della criminalità organizzata; ii) la circostanza che l'impresa abbia affidato la gestione di propri beni strumentali a soggetti contigui ad ambienti criminali; iii) la permanenza nel tempo di tali elementi indiziari, anche in assenza di aggiornamenti istruttori, quando l'assetto societario non risulti mutato. L'amministrazione comunale destinataria dell'informativa prefettizia non è tenuta ad una autonoma valutazione del contenuto della stessa, essendo vincolata al divieto di contrattazione con l'impresa interdetta, salvo il caso in cui l'informativa intervenga successivamente alla stipula del contratto, con la possibilità di valutare eventuali circostanze eccezionali di interesse pubblico che giustifichino la prosecuzione del rapporto.

Sentenza completa

N. 04003/2010
REG.RIC.

N. 03273/2011 REG.PROV.COLL.

N. 04003/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4003 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)) s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t. ((omissis)), rappresentata e difesa dall’avv. prof. Mario P. Chiti e dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)) e domiciliato presso lo studio del secondo in Napoli, via Gemito n. 34;

contro

- Ministero dell’Interno, in persona del Ministro p.t., e Prefettura di Caserta — Ufficio Antimafia, in persona del legale rappr.te p.t., rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, presso cui ope legis domiciliano in Napoli, via A. Diaz n. 11;
- Comune di ((omissis)), non…

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