Cassazione civile Sez. I sentenza n. 24440 del 21 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:24440CIV

Massima

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Il diritto di credito dell'appaltatore nei confronti della stazione appaltante, espresso nelle riserve apposte nei registri contabili dei lavori, può essere esercitato in via giudiziaria o arbitrale solo dopo che l'amministrazione abbia deliberato sull'approvazione del collaudo e sulle domande dell'appaltatore con provvedimento adottato in un arco di tempo compreso nei limiti della tollerabilità e delle normali esigenze di definire il rapporto senza ritardi ingiustificati, tenuto conto della natura del rapporto stesso, dell'economia generale del contratto e del rispettivo interesse delle parti. Ove l'amministrazione abbia omesso di adottare e comunicare le sue determinazioni in congruo periodo di tempo, tale comportamento omissivo denuncia da solo il rifiuto dell'amministrazione e il suo inadempimento, e l'appaltatore può far valere direttamente i suoi diritti senza necessità di mettere previamente in mora il committente e di assegnargli un termine, realizzandosi in tal modo anche le condizioni perché, a norma dell'articolo 2935 c.c., incominci a decorrere il termine di prescrizione del suo diritto, a nulla rilevando che il momento iniziale di tale periodo non sia stato preventivamente e precisamente determinato, essendo esso determinabile e individuabile in base ai suddetti oggettivi criteri di valutazione. Il riconoscimento del credito da parte di un soggetto diverso dal debitore non può rilevare come atto interruttivo della prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROVELLI ((omissis)) - Presidente

Dott. SALVAGO Salvatore - Consigliere

Dott. CECCHERINI Aldo - Consigliere

Dott. FORTE Fabrizio - rel. Consigliere

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso n. 26623 del Ruolo Generale degli affari civili dell'anno 2006 da:

GI. PI. (c.f. (OMESSO)), GI. DO. e GI. LU. , quali eredi di G. L. , titolare dell'omonima impresa individuale, elettivamente domiciliati in Rosarno (RC), Via Nazionale Sud n. 244, presso l'avv. TAVERNESE Giuseppe, che li rappresenta e difende, per procura in calce al ricorso ;

- ricorrenti -

contro

COMUNE…

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