Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una società commerciale avverso il silenzio serbato dal Comune di Roma sulla domanda di concessione di occupazione di suolo pubblico, ha affermato il seguente principio di diritto: Il procedimento per il rilascio della concessione di occupazione di suolo pubblico, quando riguardi aree ricadenti nella Città Storica, è disciplinato dalla delibera dell'Assemblea Capitolina n. 21 del 2021, la quale prevede termini e modalità specifiche che derogano alla disciplina generale di cui alla legge n. 241 del 1990. Pertanto, il termine di conclusione del procedimento non è quello di 30 giorni stabilito dalla legge n. 241 del 1990, ma quello di 60 giorni previsto dalla citata delibera comunale, decorrente dalla data di ricezione della domanda o, se questa è incompleta, dal suo perfezionamento. Conseguentemente, il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sulla domanda di concessione non integra un inadempimento dell'obbligo di provvedere, qualora, alla data di notifica del ricorso, non sia ancora decorso il termine legale di conclusione del procedimento, essendo necessario attendere il completamento dell'istruttoria con l'acquisizione dei pareri obbligatori e vincolanti previsti dalla delibera comunale.