Gli indizi di colpevolezza necessari per l`emissione (ed il mantenimento) di una misura cautelare personale, devono essere "gravi", e cioe` tali da giustificare un giudizio cautamente e seriamente probabilistico in ordine alla colpevolezza della persona indagata, sicche` in sede cautelare non possono trovare applicazione le norme, di cui agli artt, 187 e seguenti cod.  proc. pen., da applicare invece in sede di giudizio. Tuttavia anche in sede cautelare il giudice non puo` non tenere conto della notevole differenza, psicologica e giuridica, che vi e` tra chiamata di correo (la quale importa la confessione della propria responsabilita` in ordine ad un fatto-reato -con le conseguenze sanzionatorie che ne derivano per il chiamate - e l`accusa di concorso nei confronti di altri) e dichiarazioni "de relato" (relative a fatti riferiti da terzi al dichiarante, e pertanto estranei alla sfera d`azione di costui), di tal che, anche se non possono trovare applicazione, nella detta sede, le norme di cui agli artt. 192 comma terzo e 195 cod.  proc. pen., ad esse non puo` non attribuirsi, ivi, una influenza indiretta, nel senso che ben piu` cauta deve essere la valutazione delle dichiarazioni "de relato" rispetto alla chiamata di correo ai fini dell`adozione di una misura cautelare.    da vedere: Sen 02/07/1993 1812 sez 1 Pen Sen 18/08/1993 1782 sez 3 Pen