Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9773 del 4 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:9773PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in presenza di un ricorso per cassazione proposto dal pubblico ministero avverso una sentenza di proscioglimento, anche per vizi di motivazione, successivamente all'entrata in vigore della legge n. 46 del 2006 che ha escluso la possibilità per il pubblico ministero di appellare le sentenze di proscioglimento, deve disporre la conversione del ricorso in appello, in applicazione dell'articolo 568, comma 5, del codice di procedura penale, in quanto il ricorso immediato per cassazione è escluso nei casi previsti dall'articolo 606, comma 1, lettere d) ed e) dello stesso codice, e ciò in ossequio al principio di effettività del diritto di impugnazione sancito dalla sentenza della Corte costituzionale n. 26 del 2007, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della citata legge n. 46 nella parte in cui escludeva l'appello del pubblico ministero contro le sentenze di proscioglimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTACROCE Giorgio - Presidente

Dott. GIRONI Emilio Giovan - Consigliere

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di ROMA;

nei confronti di:

1) KI. DO. KW. GA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 13/12/2006 TRIBUNALE di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MELONI Vittorio, …

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