Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3315 del 2021

ECLI:IT:TARNA:2021:3315SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che ordina la demolizione di opere edilizie abusive realizzate in assenza di titolo abilitativo, anche in area soggetta a vincolo paesaggistico, costituisce un atto a carattere vincolato che non richiede una peculiare motivazione in ordine all'esistenza dell'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica, essendo tale interesse "in re ipsa" e prevalente sull'interesse privato al mantenimento delle opere abusive. La pendenza di una procedura di condono edilizio relativa all'immobile non è di per sé idonea a paralizzare i poteri sanzionatori dell'amministrazione nei confronti di opere ulteriori e diverse da quelle oggetto della domanda di sanatoria, incombendo sul privato l'onere di provare la coincidenza tra le opere sanzionate e quelle per le quali è stata presentata l'istanza di condono. L'esistenza di un sequestro penale sull'immobile non determina l'impossibilità giuridica di eseguire l'ordine di demolizione, costituendo un onere per l'interessato chiedere il dissequestro, sicché solo in caso di mancato accoglimento dell'istanza di dissequestro l'efficacia dell'ordine di demolizione ne risulterà sospesa, con conseguente esclusione della volontarietà dell'inottemperanza e impossibilità di applicare la relativa sanzione pecuniaria. Tuttavia, qualora l'ordine di demolizione sia stato emanato in forza di un potere diverso da quello previsto dall'art. 31, comma 2, del d.P.R. n. 380/2001, l'applicazione della sanzione pecuniaria per inottemperanza richiede il previo avviso di avvio del procedimento, non potendosi in tal caso applicare il principio di cui all'art. 21-octies della legge n. 241/1990.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/05/2021

N. 03315/2021 REG.PROV.COLL.

N. 02628/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2628 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Barano D'Ischia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

quanto al ricorso principale, dell’ordinanza n. 1 del 10 marzo 2016;

quanto ai motivi aggiunti, dell’ordinanza n. 39 del 9 luglio 2018.

Visti il ricorso, i motiv…

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