Cassazione penale Sez. V sentenza n. 52279 del 9 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:52279PEN

Massima

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Il reato di false dichiarazioni sull'identità personale (art. 495 c.p.) si configura quando l'imputato esibisce un documento falso, rendendo così false dichiarazioni sulle proprie generalità, integrando la fattispecie criminosa anche sotto il profilo soggettivo. Ai fini dell'integrazione del reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi (art. 497-bis c.p.), è sufficiente che il documento sequestrato sia potenzialmente idoneo a consentire l'espatrio, a prescindere dalla sua effettiva validità per tale scopo. La mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche è insindacabile in Cassazione se adeguatamente motivata, mentre la determinazione della pena rientra nella discrezionalità del giudice di merito, sindacabile solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Edoardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), il (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'Appello di Messina del 15.2.2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AMATORE Roberto;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa LOY Maria Francesca che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'acco…

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