Cassazione penale Sez. III sentenza n. 45008 del 30 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:45008PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di traffico di stupefacenti può essere integrato anche dalla condotta di chi, pur non essendo direttamente coinvolto nell'attività di importazione e spaccio, fornisce consapevolmente il proprio contributo economico o logistico, essendo a conoscenza della destinazione criminosa di tale apporto. La responsabilità penale del concorrente non viene meno per il solo fatto che egli abbia agito per finalità diverse da quelle di lucro, come il mero affetto nei confronti di un familiare coinvolto nell'attività illecita, atteso che l'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza e volontarietà del contributo prestato, a prescindere dalle ulteriori motivazioni personali. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza della responsabilità concorsuale, deve esaminare in modo specifico e congruo gli elementi probatori, anche di natura indiziaria, che dimostrino la piena consapevolezza dell'imputato circa la destinazione criminosa del proprio apporto, senza limitarsi a una mera trascrizione delle risultanze investigative. Quanto al trattamento sanzionatorio, il giudice è tenuto a motivare in modo adeguato anche in ordine alle richieste di riduzione della pena base e dell'aumento per continuazione, non potendosi limitare a pronunciarsi solo sulla concessione o meno di eventuali circostanze attenuanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6827/2012 CORTE APPELLO di MILANO, del 18/04/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/09/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIARA GRAZIOSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv. (OMISSIS) di (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 18 aprile 2013 la Corte d'appel…

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