Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43507 del 9 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:43507PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La condanna per il reato di ingiuria è legittima quando la valutazione delle prove, in particolare delle dichiarazioni della persona offesa, conduca il giudice di merito a ritenere provata la sussistenza della condotta ingiuriosa, anche in assenza di riscontri testimoniali diretti, purché la motivazione sia logica e completa nell'analisi degli elementi di prova. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione del merito a quella del giudice di merito, se questa risulta congruamente e logicamente motivata, anche in forma sintetica, nel rispetto dei limiti imposti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - rel. Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. MA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 8/2009 TRIBUNALE di PISA, del 22/09/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIO ROTELLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Mazzotta che ha concluso per l'inammissibilita';

Udito il difensore Avv. Nocent R..

RITENUTO IN FATTO E DIRITTO

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