Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa, nell'esaminare il ricorso proposto dalla signora Waltraud Engele avverso la deliberazione del Consiglio Comunale di Bolzano n. 57 del 29 agosto 2013, con la quale veniva risolta la convenzione urbanistica relativa a taluni immobili, ha affermato il principio secondo cui l'inammissibilità derivata del ricorso sussiste quando l'atto impugnato consegue logicamente e giuridicamente ad altri provvedimenti, non autonomamente impugnati, che ne costituiscono il presupposto necessario. In particolare, nel caso di specie, la deliberazione n. 57/2013 era strettamente connessa e consequenziale alle precedenti decisioni della Giunta comunale n. 652/2011 e del Consiglio comunale n. 123/2011, con le quali erano state individuate le aree da destinare all'edilizia abitativa agevolata e autorizzata la stipula di una convenzione con la Provincia autonoma di Bolzano per accelerare tale procedura, previa risoluzione della convenzione urbanistica del 1988 relativa all'area in questione. Pertanto, l'eventuale annullamento della deliberazione n. 57/2013 non avrebbe consentito alla ricorrente di conseguire alcuna utilità, in quanto la scelta delle aree e la necessità di risolvere la pregressa convenzione erano già state definitivamente stabilite con i precedenti atti, non autonomamente impugnati. Di conseguenza, il ricorso è stato dichiarato inammissibile per inammissibilità derivata, in quanto diretto contro un atto meramente esecutivo di precedenti determinazioni, ormai divenute definitive per mancata impugnazione.