Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13428 del 9 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:13428PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, predispone atti amministrativi in modo da favorire indebitamente un determinato soggetto privato, in cambio di una utilità indebita, commette il reato di corruzione propria. Tale condotta integra altresì il reato di falso ideologico qualora il pubblico ufficiale attesti falsamente nell'atto la legittimazione di soggetti non abilitati a partecipare alla procedura di affidamento. La responsabilità penale del pubblico ufficiale sussiste anche qualora il privato non partecipi effettivamente alla procedura, essendo sufficiente l'accordo corruttivo e l'adozione degli atti amministrativi strumentali a favorirlo. Il rapporto tra il pubblico ufficiale e il privato, pur non essendo di natura para-familiare, può assumere carattere di abitualità e intensità tale da integrare il reato di maltrattamenti qualora il pubblico ufficiale ponga in essere condotte persecutorie e mobbizzanti nei confronti del privato, finalizzate alla sua emarginazione. In tali casi, il giudice di appello che riforma la sentenza di condanna in assoluzione deve comunque motivare in modo specifico le ragioni per le quali ritiene insussistente il reato, confrontandosi analiticamente con le argomentazioni del primo giudice, senza limitarsi a mere notazioni critiche di dissenso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. DI STEFANO P. - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. BASSI A. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento promosso contro:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
e da:
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza dell'11/07/2019 della Corte di Appello di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Componente Dr. Benedetto Paterno' Raddusa;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale Dr. Lignola Ferdin…

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