Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37315 del 1 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:37315PEN

Massima

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Il funzionario pubblico addetto al rilascio di permessi di soggiorno che, ricevendo o formando atti del proprio ufficio, attesta falsamente fatti e circostanze dei quali l'atto è destinato a provare la verità, inserendo nella banca dati dell'Amministrazione dell'Interno dati falsi inerenti allo "status" giuridico e ad altre circostanze relative ai tempi e alle modalità di precedente permanenza dello straniero nel territorio dello Stato, al fine di determinare l'illegittimo rilascio del permesso di soggiorno, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico, essendo il permesso di soggiorno qualificabile come atto pubblico e non mera autorizzazione amministrativa. La condotta del funzionario pubblico che, al fine di omettere o compiere atti contrari ai doveri d'ufficio, riceve denaro per realizzare l'indebito rilascio di permessi di soggiorno illegittimi, integra il reato di corruzione. Nell'ipotesi in cui il funzionario pubblico sia incensurato, il giudice può negare le attenuanti generiche in considerazione dell'entità dei fatti e del ruolo svolto, in quanto lo stato di incensuratezza rappresenta condizione indispensabile per porre in essere i delitti contestati. Tuttavia, qualora il condannato ne faccia richiesta, il beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale deve essere concesso, in assenza di specifica motivazione contraria da parte del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

8.2.2008 dall'avv. ((omissis)), difensore di ZA. St., nato a (OMESSO); il 12.2.2008 dall'avv. ((omissis)), difensore di PA. Ri., nata a (OMESSO); il 22.1.2008 dall'avv. ((omissis)), difensore di GI. Al., nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Milano del 10 dicembre 2007.

Letti i ricorsi e la sentenza impugnata.

Sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis)) BRUNO.

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