Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 27095 del 1 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27095PEN

Massima

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Il pericolo di recidiva, quale presupposto per il mantenimento della custodia cautelare in carcere, può essere desunto non solo dalla gravità del reato commesso, ma anche da altri elementi quali il comprovato inserimento in ambienti criminali di rilievo, la mancanza di una stabile attività lavorativa e la sussistenza di precedenti specifici. Inoltre, la sostituzione della custodia in carcere con gli arresti domiciliari può essere legittimamente esclusa laddove il giudice ritenga che tale misura, anche se eventualmente rafforzata da strumenti di controllo elettronico, non sia idonea a contenere adeguatamente il pericolo di recidiva, in considerazione della capacità criminale dimostrata dall'imputato e dell'assenza di garanzie di stabilità e affidabilità del domicilio indicato. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione e il mantenimento delle misure cautelari, deve effettuare una complessiva e prudente valutazione di tutti gli elementi rilevanti, motivando in modo congruo, logico e adeguato le proprie determinazioni, le quali non sono censurabili in sede di legittimità se rispettose di tali criteri.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. SAVINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 3095/2015 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 20/01/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CENCI DANIELE;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. FIMIANI Pasquale, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale per il riesame di Roma, decidendo sull'impugnazione presentata ai sensi dell'articolo 310 c.p.p. nell'interesse di (OMISSIS), con ordinanza del 20 gennaio 2016 ha rigetta…

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