Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15153 del 2 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:15153PEN

Massima

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La circostanza attenuante speciale del fatto di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 può essere riconosciuta solo in ipotesi di minima offensività penale della condotta, deducibile sia dal dato qualitativo e quantitativo, sia dagli altri parametri richiamati dalla disposizione (mezzi, modalità, circostanze dell'azione), con la conseguenza che, ove uno degli indici previsti dalla legge risulti negativamente assorbente, ogni altra considerazione resta priva di incidenza sul giudizio. Pertanto, il richiamo al dato quantitativo della sostanza ceduta, che risulti determinato in un quantitativo elevato, consente di concludere per la correttezza della determinazione del giudice di merito sul punto, rivelando la non lieve entità del fatto, a prescindere da altri elementi come i precedenti penali dell'imputato o la possibile qualificazione del reato nell'ambito di un'associazione finalizzata allo spaccio di lieve entità. Inoltre, la valutazione in ordine alla recidiva e al bilanciamento con le eventuali attenuanti generiche rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione, se adeguata e coerente, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato ad (OMISSIS);

avverso la sentenza del 12/06/2013 della Corte d'appello di Catanzaro, visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. DI POPOLO Angelo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito l'avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che si e'…

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