Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7749 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:7749SENT

Massima

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Il ricorso proposto avverso un provvedimento sanzionatorio di demolizione di opere edilizie abusive diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora l'interessato abbia successivamente attivato il procedimento per ottenere la concessione edilizia in sanatoria ai sensi della legge n. 47 del 1985. In tale ipotesi, il provvedimento sanzionatorio precedentemente adottato deve essere sostituito o dalla concessione in sanatoria o da un nuovo provvedimento sanzionatorio, in base alla disciplina posta dal Capo I della legge n. 47 del 1985, come prescritto dall'art. 40 della stessa legge. Pertanto, il ricorso proposto avverso il provvedimento sanzionatorio precedente diviene improcedibile, in quanto l'interessato ha attivato il procedimento di condono, facendo venir meno l'interesse all'annullamento del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio,

Sezione Seconda bis,

ha pronunciato la seguente
SENTENZA
Sul ricorso n. R.G. n. 16498, proposto da: Fr. Lu. e Ca. Fr., rappresentati e difesi dall'avv. Ma. Gi. ed elettivamente domiciliati presso lo studio dello stesso, in Ro., alla Via G. Ma. n. (...);
CONTRO
il comune di Ro., in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. S. Ca., dell'Avvocatura comunale, presso i cui uffici siti in Ro. alla ((omissis)). D. Gi. n. (...), é domiciliato;
per l'annullamento
della determinazione dirigenziale IV circoscrizione del 30.9.1998 n. 381, notificata il 6.10.1998, con cui si ingiunge ai ricorrenti, la demolizione di opere abusivamente realizzate ed il ripristino conseguente dello status quo ante;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del comune;
Visti gli atti tutti…

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