Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24243 del 23 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24243PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di chi, pur trovandosi involontariamente alla testa di un corteo di manifestanti, non si dissocia né tenta di allontanarsi, ma anzi partecipa attivamente agli scontri con le forze dell'ordine, anche sfruttando la propria condizione personale di disabilità per fare da scudo agli altri manifestanti, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, non essendo sufficiente a escludere la responsabilità penale la mera impossibilità di indietreggiare a causa della calca. Il giudizio di bilanciamento tra le circostanze aggravanti e quelle attenuanti, debitamente motivato sulla base dei parametri di cui all'art. 133 c.p., rientra nel potere discrezionale del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, ove la decisione risulti immune da vizi logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELI Massimo - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS)
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 2 marzo 2021 emessa dalla Corte di appello di Roma;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere TRIPICCIONE Debora;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale CIMMINO Alessandro, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udite le richieste del difensore, a…

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