Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1308 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:1308SENT

Massima

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La realizzazione di una tettoia in assenza di preventiva autorizzazione paesaggistica, in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 142, comma 1, lett. c), del D.Lgs. n. 42/2004, costituisce un abuso edilizio che legittima l'adozione di un provvedimento di demolizione e rimessa in pristino dello stato dei luoghi, in quanto l'autorizzazione paesaggistica rappresenta un presupposto essenziale e indefettibile per il legittimo mantenimento di un'opera edilizia, prevalendo la disciplina paesaggistica su quella edilizia. Ciò in quanto, anche se l'opera possa essere astrattamente riconducibile al concetto di pertinenza, laddove gli illeciti edilizi ricadano in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, stante l'alterazione dell'aspetto esteriore, gli stessi risultano soggetti alla previa acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica, con la conseguenza che, quand'anche si ritenessero le opere pertinenziali o precarie e, quindi, assentibili con mera DIA, l'applicazione della sanzione demolitoria è, comunque, doverosa ove non sia stata ottenuta alcuna autorizzazione paesistica. Ciò trova conferma anche nel D.P.R. n. 31/2017 che sottopone a procedimento autorizzatorio, sebbene semplificato, la realizzazione di tettoie, porticati, chioschi da giardino di natura permanente e manufatti consimili aperti su più lati, aventi una superficie non superiore a 30 mq. Pertanto, in assenza del previo ottenimento della autorizzazione paesaggistica, risulta legittima (e atto dovuto) l'adozione dell'ordine di rimessione in pristino dello stato dei luoghi in capo ai proprietari, essendo l'autorizzazione paesaggistica un presupposto essenziale e indefettibile per il legittimo mantenimento di un'opera edilizia, prevalendo la disciplina paesaggistica su quella edilizia.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/04/2024

N. 01308/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01610/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1610 del 2023, proposto da
- -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall’Avv. ((omissis)) e domiciliati ai sensi dell’art. 25 cod. proc amm.;

contro

- il Comune di Caponago, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso lo studio della stessa in Milano, Via Visconti di Modrone n. 12;

per l’annullamento

- dell’ordinanza di demolizione e rimessa in pristino n. -OMISSIS-, notificata in data 10 luglio 2023, emessa ai sensi dell’art. 31 del D.P.R. n. 380 del 2001 dal Comune di Caponago e relativa a “
Opere eseguite in assenz…

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