Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 36095 del 21 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:36095PEN

Massima

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Il vincolo associativo finalizzato al traffico di stupefacenti, ai sensi dell'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, può essere desunto non solo dalla partecipazione ai reati-fine di cessione di droga, ma anche da un complesso di elementi indiziari, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le intercettazioni telefoniche ed ambientali, i servizi di osservazione e pedinamento, gli arresti in flagranza e i precedenti penali, che dimostrino l'esistenza di una struttura organizzata e stabile, con ruoli e compiti definiti, finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di stupefacenti. Il dolo del reato associativo è integrato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente alla realizzazione del programma delinquenziale in modo duraturo, anche attraverso il contributo di singoli associati che, pur non essendo vertici dell'organizzazione, svolgono un ruolo funzionale al perseguimento del fine comune di trarre profitto dal traffico di droga. La valutazione complessiva degli indizi, che possono anche essere considerati singolarmente non decisivi, può condurre alla prova logica del fatto, in applicazione del principio del libero convincimento del giudice, purché tale valutazione sia effettuata con rigore metodologico e logico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONTAGNI Andrea - Presidente

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L - rel. Consigliere

Dott. MICCICHE' Loredana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 116/17 I.D. del 14/02/2017 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catan…

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