Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35223 del 22 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:35223PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, non può limitarsi alla sola gravità del fatto contestato, ma deve procedere a un'analisi concreta e attuale del pericolo di reiterazione del reato, verificando la presenza di ulteriori elementi, diversi dalla mera gravità del fatto, che dimostrino in modo tangibile la concreta e attuale possibilità che l'indagato commetta nuovi reati della stessa specie in un futuro prossimo. La valutazione della concretezza del pericolo di recidiva non può fondarsi esclusivamente sulle modalità di commissione del reato, ma deve estendersi all'esame di altri fattori, quali la personalità dell'indagato, il suo inserimento nel contesto sociale e familiare, l'eventuale precedente commissione di reati della stessa specie e ogni altro elemento idoneo a fornire una prognosi attendibile circa la sua propensione a delinquere. Solo attraverso un'analisi complessiva di tali elementi, il giudice potrà accertare la sussistenza del concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, requisito essenziale per l'applicazione di una misura cautelare personale ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. MOCCI Mauro - rel. Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/02/2016 del Tribunale di Bologna, sez. Riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MOCCI Mauro;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FIMIANI Pasquale, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. PIOGGIA Martino, che ha concluso per l'accoglimento dei motivi.
RITENU…

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