Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 1371 del 2019

ECLI:IT:TARBA:2019:1371SENT

Massima

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Il rilascio e il rinnovo delle licenze di polizia, quali il porto d'armi e la nomina a guardia giurata, costituiscono un'eccezione al generale divieto di portare armi, giustificata dalla necessità di tutelare l'ordine e la tranquillità pubblica. L'Autorità di pubblica sicurezza gode di un ampio potere discrezionale nella valutazione dei requisiti di affidabilità e buona condotta dell'interessato, al fine di prevenire possibili abusi e garantire la sicurezza collettiva. Tuttavia, tale discrezionalità non è assoluta, ma deve essere esercitata in modo ragionevole e coerente, sulla base di una istruttoria completa ed esaustiva, che tenga conto di tutti gli elementi rilevanti, senza contraddizioni o irragionevoli mutamenti di valutazione rispetto ai precedenti provvedimenti. In particolare, quando il rilascio o il rinnovo delle licenze di polizia incidono sulla capacità lavorativa dell'interessato, l'Autorità è tenuta a effettuare un approfondimento specifico e a motivare adeguatamente la propria decisione, anche in relazione a tale profilo. Pertanto, i provvedimenti di diniego o revoca di tali licenze, adottati in assenza di una istruttoria completa e di una motivazione sufficiente, risultano viziati per eccesso di potere e devono essere annullati, fermo restando il potere dell'Amministrazione di riesaminare la questione alla luce di nuovi elementi univoci e concludenti.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/10/2019

N. 01371/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00376/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 376 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto dal sig. -OMISSIS- -OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio in Bari presso lo studio del primo, piazza Garibaldi n. 23 e con domicilio digitale come da P.E.C. iscritta al registro generale degli indirizzi elettronici (ReGIndE);

contro

Ministero dell’Interno, U.T.G.-Prefettura di Bari e Questura di Bari, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall’Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Bari alla via Melo n. 97;

per l’an…

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