Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47277 del 21 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:47277PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione della sentenza di merito, non può procedere a una rivalutazione diretta degli elementi probatori, ma deve limitarsi a verificare la razionalità e la coerenza logica del percorso argomentativo seguito dal giudice di merito, nonché il rispetto della regola di giudizio secondo cui la colpevolezza dell'imputato deve essere accertata al di là di ogni ragionevole dubbio. La prova indiziaria, pur non rappresentando direttamente il fatto da provare, può comunque condurre, attraverso un procedimento logico-inferenziale, alla certezza processuale dell'attribuzione della condotta all'imputato, purché gli indizi siano gravi, precisi e concordanti, e la loro valutazione complessiva risulti razionale e scevra da errori logici o da travisamenti del contenuto delle fonti probatorie. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione del compendio indiziario, purché la motivazione sia logicamente coerente e rispetti i canoni di razionalità e di corrispondenza alle regole di esperienza e di logica. Il sindacato di legittimità è pertanto limitato alla verifica della correttezza del metodo valutativo seguito, senza poter procedere a una nuova valutazione diretta degli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DE CRESCENZO Ugo - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PERROTTI Massim - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/1/2018 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere PERROTTI Massimo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso per la inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore del ricorrente (OMISSIS), avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.