Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2498 del 2020

ECLI:IT:TARCT:2020:2498SENT

Massima

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Il potere repressivo dell'amministrazione comunale in materia di abusi edilizi non si consuma con il decorso del tempo dalla commissione dell'illecito, né con il trascorrere di un lungo lasso di tempo, in quanto si tratta di atti vincolati che non richiedono una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico o una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'amministrazione è tenuta a dare esecuzione alle previsioni di legge che impongono la repressione degli abusi edilizi, senza che residuino spazi discrezionali, anche in presenza di richieste di sospensiva in sede giurisdizionale o di iniziative di carattere sollecitatorio assunte dagli organi politici, le quali restano confinate in un ambito meta-giuridico che non può essere preso in considerazione in sede giurisdizionale se non dal momento in cui esse determinino un concreto mutamento della disciplina normativa. Il mero decorso del tempo non è idoneo a ingenerare un legittimo affidamento in capo al privato alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, né può legittimare la realizzazione di opere in assenza del prescritto titolo edilizio. L'amministrazione è, pertanto, tenuta a procedere all'acquisizione al patrimonio comunale delle opere abusivamente realizzate, senza che sia necessaria una specifica motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale, né una comunicazione di avvio del procedimento, in quanto tali adempimenti risultano superflui in ragione del carattere vincolato dei provvedimenti sanzionatori in materia di abusi edilizi.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/10/2020

N. 02498/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01164/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1164 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio presso la Segreteria del T.A.R. di Catania, in Catania, Via Istituto Sacro Cuore 22;

contro

Comune di Brolo, in persona del Sindaco, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio presso la Segreteria del T.A.R. di Catania, in Catania, Via Istituto Sacro Cuore 22;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza del Comune di Brolo n. 96 in data 2 marzo 2015, con cui è stato disposto lo sgombero e l’acquisizione…

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