Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5116 del 31 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:5116PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La responsabilità penale per il reato di ingiuria e minaccia può essere affermata sulla base delle sole dichiarazioni della parte offesa, senza necessità di ulteriori riscontri probatori, in quanto la giurisprudenza di legittimità ha ormai consolidato l'orientamento secondo cui la deposizione della persona offesa costituisce prova sufficiente ai fini della pronuncia di condanna. Ciò vale anche quando la testimonianza di un terzo soggetto, pur presentando alcune perplessità valutative da parte del giudice di primo grado, risulti comunque sostanzialmente sovrapponibile a quella della parte lesa, non essendo necessario che la testimonianza del terzo sia pienamente attendibile e scevra da dubbi, atteso che la prova testimoniale della persona offesa, per sua natura, può essere ritenuta idonea a fondare da sola la pronuncia di responsabilità penale dell'imputato. Inoltre, ai fini dell'esclusione della responsabilità per il reato di ingiuria e minaccia sulla base della scriminante della provocazione, non è sufficiente il mero invio di una lettera raccomandata da parte della persona offesa all'imputato, essendo necessario che tale condotta abbia effettivamente determinato nell'imputato uno stato d'ira tale da poter essere considerato causa determinante del reato, circostanza che deve essere specificamente allegata e provata dall'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MARASCA Genna - rel. Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3/2009 TRIBUNALE di TRANI, del 06/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/12/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENNARO MARASCA;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. MURA Antonio, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;

La Corte di Cassazione osserva:

FATTO E DIRITTO

(OMISSIS) e' stata condannata in ent…

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