Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29808 del 25 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29808PEN

Massima

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La deposizione della persona offesa dal reato, anche se non equiparabile al testimone estraneo, può costituire fonte di prova autonoma, ove sottoposta ad accurata indagine positiva sulla sua credibilità soggettiva ed oggettiva da parte del giudice di merito, la cui valutazione, se congruamente motivata, è insindacabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o manifesta illogicità. Il giudice di merito, pertanto, può fondare la propria decisione di condanna sulla sola testimonianza della persona offesa, senza necessità di ulteriori riscontri esterni, qualora ritenga la stessa attendibile e coerente, anche in assenza di contestazioni da parte dell'imputato rimasto contumace. Il sindacato di legittimità sulla valutazione probatoria operata dal giudice di merito è, infatti, limitato all'accertamento della correttezza del procedimento logico seguito e della congruità della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione nel merito delle risultanze istruttorie. L'appello avverso la sentenza di condanna del giudice di pace, che abbia applicato la sola pena pecuniaria, è inammissibile, dovendosi qualificare tale impugnazione come ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 568 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FR. DE. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 34/2010 TRIBUNALE di CATANIA, del 04/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino che ha concluso per l'inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO…

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