Il silenzio-assenso si forma sulla domanda di condono edilizio presentata ai sensi dell'art. 32 della legge n. 326/2003, decorso il termine di ventiquattro mesi dal 31 ottobre 2005, qualora la domanda sia stata presentata completa di ogni documento e della prova del pagamento degli oneri concessori dovuti. Il Comune può negare il condono edilizio solo in presenza di dichiarazioni non veritiere circa l'epoca di realizzazione degli abusi, ovvero qualora non sia dimostrato che la realizzazione delle opere è anteriore al 31 marzo 2003. Il provvedimento di diniego deve essere adeguatamente motivato, valutando puntualmente le deduzioni e la documentazione prodotta dal richiedente, anche a seguito della comunicazione dei motivi ostativi. Il giudizio si estingue per perenzione qualora il ricorrente, già costituito in giudizio, non presenti tempestivamente la nuova istanza di fissazione dell'udienza, ai sensi dell'art. 82 del codice del processo amministrativo, a seguito della comunicazione di avviso di perenzione da parte della segreteria.